1. Le sedute del Consiglio sono pubbliche. Il Regolamento stabilisce i casi in cui il Consiglio si riunisce in seduta segreta.
  2. Le votazioni sono, di norma, espresse in modo palese per alzata di mano. Le deliberazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto qualora però implichino apprezzamenti o giudizi sulle qualità morali, sulla condotta pubblica o privata, sulla capacità o la professionalità ed in genere sulle qualità personali di chicchessia.
  3. Nelle votazioni per schede segrete e al fine di determinare la maggioranza dei votanti, si computano anche le schede bianche, le non leggibili e le nulle.
  4. Per le nomine e le designazioni di cui all'articolo 42, lett. m) del D.Lgs n. 267/2000, si applica, in deroga al disposto di cui al comma 1° dell'articolo 24, il principio della maggioranza relativa.
  5. In rappresentanza della minoranza, nel numero ad essa spettante, sono proclamati eletti i designati dalla minoranza stessa che nella votazione di cui al precedente comma hanno riportato il maggior numero di voti.
  6. Il regolamento determina le norme per il funzionamento del Consiglio che dovrà essere approvato a maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati al Comune. La stessa maggioranza è richiesta per le modificazioni del regolamento.
  7. Nessuna deliberazione è valida se non ottiene la maggioranza assoluta dei votanti, fatti salvi i casi in cui sia richiesta una maggioranza più qualificata.
  8. Non si computano per determinare la maggioranza dei votanti:
    a) coloro che si astengono dal prendere parte alla votazione;
    b) coloro che escono dalla sala prima della votazione.
  9. Nei casi d'urgenza le deliberazioni possono essere dichiarate immediatamente eseguibili con il voto favorevole espresso dalla maggioranza dei componenti.
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